La pressione arteriosa è la forza esercitata dal sangue contro la parete delle arterie e varia seguendo il ritmo del cuore. Quando quest’ultimo batte, il sangue passa nelle arterie: in questo momento si registra la pressione arteriosa più alta, detta anche sistolica o massima.
Tra un battito e l’altro, invece, il muscolo cardiaco si rilascia e quindi le sue cavità si riempiono di sangue: in questo istante, all’interno delle arterie, si registra la pressione arteriosa più bassa, detta diastolica o minima. Si parla di ipertensione quando i valori di pressione sistolica superano i 140 mmHg o quando quelli di pressione diastolica superano i 90 mmHg.
Qualche indicazione per tenere sotto controllo la pressione alta
Le strategie possibili per tenere sotto controllo la patologia sono diverse: la soluzione ideale è quella personalizzata in base alla gravità dell’ipertensione. Se non ci sono fattori di rischio e la malattia non è grave, si inizia con la terapia non farmacologica per 3 mesi, che prevede:
Se dopo 3 mesi di accorgimenti migliorativi sullo stile di vita non ci sono benefici e la pressione alta permane, o se la patologia risulta più grave, si valuta con il medico la terapia più corretta. Se invece, già alla diagnosi, la malattia è grave, si inizia subito con la terapia farmacologica.